La crisi sanitaria dovuta allo scoppio della pandemia ha riportato alla luce molte incongruenze e ritardi del sistema Italia sul fronte del lavoro e dell’impresa: smart working, digitalizzazione, produttività, divario Nord-Sud e non solo. Quella posta dal Covid-19 è sicuramente una sfida complicata, ma costituisce anche l’apertura di un nuovo terreno di gioco per imprese e lavoratori, cittadini e pubbliche amministrazioni.
Come cambieranno i rapporti di lavoro
Molti esperti affermano che il lavoro c’è, ma che, passato il momento attuale di transizione, non dissimile da quello che portò poi all’industrializzazione, saranno le sue forme a cambiare, il valore e la qualità. I lavoratori autonomi e i freelance di ogni settore sono destinati ad aumentare e ad avere un peso diverso all’interno delle stesse aziende. Nel passaggio dall’essere dipendenti al diventare collaboratori occorrerà certamente trovare nuovi modelli per far sì che le condizioni di lavoro siano sostenibili per tutti ed evitare gli effetti negativi di una eccessiva atomizzazione, in cui le persone sono di fatto libere e a capo di loro stesse, ma, al tempo stesso, prive di tutele.
Se il mercato del lavoro come lo abbiamo sempre conosciuto ha prodotto lavoratori dipendenti protetti e chi, invece, soffre della mancanza o della debolezza di protezione, è fondamentale che in futuro aspetti come la previdenza sociale o l’accesso alla copertura di infortuni, per esempio, non vengano lasciati esclusivamente al rapporto di lavoro.
Anche le aziende si trasformano
Quanto alle imprese e ai settori che subiranno maggiori stravolgimenti, politici, economisti e la stessa Unione Europea con il Recovery Fund, sembrano convergere verso un’Europa e un’Italia sempre più verde e sempre più digitale, in cui le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e servizi a portata di smartphone dovrebbero portarci verso un mondo con maggiori opportunità per imprese e lavoratori nel rispetto della sostenibilità ambientale. Una grande sfida ma anche una grande opportunità in un momento di cambiamenti epocali.
In questo contesto le imprenditrici e gli imprenditori italiani, ancora una volta, saranno chiamati a giocare un ruolo fondamentale nel cogliere le opportunità di questo nuovo mondo che si affaccia all’orizzonte, contribuendo, attraverso la crescita della loro attività e della loro impresa, a una nuova fase di sviluppo del Paese.
UnipolSai è al fianco di imprese e professionisti chiamati a un compito così sfidante, con polizze personalizzate pensate per gestire rischi e imprevisti, con un concreto vantaggio economico. Infatti fino al 31 Dicembre 2020, con l’iniziativa “PIU’3” è possibile sottoscrivere le polizze per la propria attività con 3 mesi aggiuntivi gratuiti di polizza e uno sconto fino al 20%*. Un modo concreto e tangibile per stare accanto a chi lavora e produce in questi momenti complicati!
*Le polizze abbinate all’iniziativa Più3 sono: Impresa&Servizi, Infortuni Premium 2.0, Commercio&Servizi, Agricoltura&Servizi, Albergo&Servizi.