Per fare acquisti importanti e piccole spese, dal vestito al biglietto del tram, dal caffè al rifornimento di carburante, basta ormai un’applicazione sullo smartphone, il bancomat o una carta di credito. È la società senza contanti. Ma perché abbandonare il denaro liquido? Per tanti motivi. Il contante è lo strumento principe delle attività illegali, la tracciabilità digitale di un pagamento è certamente un deterrente per molteplici illeciti, dal riciclaggio all’evasione fiscale, dalla corruzione al lavoro in nero.
C’è anche un risparmio. Ridurre la circolazione di banconote e smaterializzare le transazioni abbassa i costi gestionali del contante per lo Stato, come il conteggio e il controllo sull’autenticità della carta moneta, e limita il rischio di furti e rapine. Non dimentichiamo infine che la carta moneta può essere veicolo di agenti patogeni.
Addio a banconote e monetine
Mentre il Governo italiano ha indicato tra le priorità la “lotta al contante”, i Paesi scandinavi, Svezia e Danimarca in testa, sono già da tempo tra le nazioni più virtuose per l’uso della moneta elettronica: oggi quasi il 90% della popolazione svedese utilizza forme di pagamento digitali.
Il nostro Paese? È ancora la Bce a stimare che l’Italia è tra le nazioni con il minor numero di transazioni digitali, perché quelle effettuate con il contante sono l’83%. Attenzione, però: attualmente è possibile effettuare acquisti in contanti fino a un massimo di 2mila euro, ma il tetto scenderà a 1000 dal prossimo anno. Ed è utile ricordare che anche il pagamento in contanti di RC auto e delle coperture associate è di 2mila euro fino al 31 dicembre del 2021 per diventare di 1000 euro dal 1 gennaio 2022; nelle polizze danni (escluso RC auto) il limite del pagamento in contanti ammonta a 750 euro, mentre in caso di polizza vita il versamento in contanti è sempre vietato. Insomma l’uso di carte e app di pagamento significa modernizzare il Paese, favorire lo sviluppo di un sistema più semplice e trasparente, e imprimere una lotta all’evasione fiscale, il sommerso e la criminalità.
Il Piano Italia “senza contanti”
Per incrementare l’uso della moneta digitale per le spese quotidiane, anche e soprattutto per i micropagamenti, il Governo ha varato il progetto Italia Cashless, attraverso due strumenti: il Cashback e la Lotteria degli scontrini. Ma cosa sono e come funzionano?
A regime, usando carte e app per fare acquisti in negozi fisici, col Cashback c’è un rimborso del 10%, fino a 150 euro a semestre con almeno 50 pagamenti, con un massimo di 15 euro per ogni pagamento, e si ottiene anche per effettuare i versamenti relativi a utenze, bolli auto, polizze assicurative. Per partecipare al programma è necessario scaricare l’applicazione IO sul proprio smartphone e un’identità digitale (Spid o Cie3) per accedere ai servizi dell’app. Occorre poi registrarsi su IO e inserire nel sistema le carte di credito o debito che saranno utilizzate per effettuare gli acquisti e indicare il proprio Iban, su cui verrà accreditato il rimborso. La lotteria degli scontrini è una misura anti-evasione che coinvolge direttamente il consumatore, il quale al momento dell’emissione dello scontrino dovrà fornire al rivenditore del bene o al professionista il proprio codice lotteria per poter partecipare all’estrazione dei premi mensili ed annuali previsti.
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